L'attività fisica regolare previene lo stress nitrosativo indotto dall'invecchiamento in atleti anziani
Sport and Anatomy Fascicolo 1 - 2015, pagine: 2-7
DOI | @ Pisa University Press 2015
Pubblicato: 15 May 2015
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Riassunto
L’invecchiamento è associato a una maggiore suscettibilità al danno tissutale mediato da radicali liberi. Una delle più importanti classi di radicali generati nei sistemi viventi è rappresentata dai radicali liberi dell’azoto (RNS), responsabili del danno cellulare definito come stress nitrosativo. È stato dimostrato che l’attività fisica regolare migliori i sistemi antiossidanti dell’organismo, contribuendo a prevenire e contrastare lo stress ossidativo. L’obiettivo del presente studio è quello di valutare se l’attività fisica sia in grado di contrastare lo stress nitrosativo indotto dall’invecchiamento. A tale scopo sono stati reclutati 30 atleti master di sesso maschile (età media 70,8 ± 6,1 anni, VO2 max 59,07 ± 8,5 ml/kg/min) e 30 soggetti di controllo (età media 71,5 ± 4,3 anni, VO2 max 25,6 ± 8,2 ml/kg/min) sani, ma con stile di vita sedentario. La capacità antiossidante plasmatica nei confronti del perossinitrito, uno dei principali RNS, è stata valutata mediante tecnica gascromatografica Total Oxyradical Scavenging Capacity Assay (TOSCA). I risultati ottenuti dimostrano che gli atleti anziani presentano una più alta attività scavenger plasmatica nei confronti del perossinitrito rispetto ai soggetti di controllo (22,94 ± 1,85 vs 15,41 ± 1,24 units/ml, p < 0,001). Negli atleti è stata inoltre osservata una correlazione diretta tra la capacità scavenger del plasma e il VO2 max (r = 0,44, p < 0,05). Tali risultati confermano che l’attività fisica regolare condotta per molti anni è in grado di determinare una miglior risposta allo stress nitrosativo indotto dal perossinitrito.
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