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Omeostasi energetica e attività locomotoria: il ruolo della leptina e del sistema melanocortinico

G. Ceccarini, A. Basolo, M. Maffei, P. Vitti, F. Santini

Sport and Anatomy Fascicolo 1 - 2015, pagine: 14-19
@ Pisa University Press 2015
Pubblicato: 15 May 2015


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Riassunto

Ai fini di un adeguato controllo del peso corporeo, l’apporto nutrizionale e l’attività fisica sono integrate attraverso un sistema regolatorio comune all’interno del quale il sistema leptina-melanocortina riveste un ruolo di grande rilievo. Questo sistema è deputato a controllare l’equilibrio calorico attraverso un meccanismo a feed-back che segnala al sistema nervoso centrale l’entità delle scorte contenute nel tessuto adiposo al fine di ottimizzare l’introito alimentare e la spesa energetica. Nei roditori, la riduzione dei livelli di leptina che si verifica in seguito alla deprivazione di cibo o alla riduzione della massa grassa è associata a uno stimolo sull’appetito, a una diminuzione dell’attività locomotoria complessiva e a un simultaneo aumento dell’attività anticipatoria del pasto, una specifica attività motoria che riflette l’attitudine alla ricerca di risorse nutrizionali. Questa attività può essere modulata dalla somministrazione di leptina ed è almeno in parte mediata dai neuroni del sistema melanocortinico. Nell’uomo, gli studi sui gemelli hanno attribuito a fattori genetici almeno il 50% della variabilità nella propensione all’attività fisica. In particolare, alcuni polimorfismi del recettore 4 della melanocortina e della leptina sono associati a variazioni dei livelli di attività motoria. Chiarire la complessità dei meccanismi che intervengono nella regolazione dell’attività fisica e le connessioni tra le diverse vie coinvolte nell’omeostasi dell’energia potrebbe consentire di comprendere la natura delle differenze che esistono tra individuo e individuo in termini di propensione all’attività fisica e di dispendio energetico a essa associato. In considerazione delle storiche difficoltà incontrate nello sviluppo di farmaci contro l’obesità che siano nel contempo sicuri ed efficaci, lo sfruttamento dei molteplici effetti favorevoli prodotti dall’attività fisica rappresenta una componente imprescindibile nel contesto di una strategia comportamentale multidimensionale finalizzata al contrasto dell’obesità e delle malattie ad essa associate


Parole chiave

attività locomotoria; leptina; attività fisica; obesità; sistema melanocortinico; anoressia nervosa

Abstract

Twin studies indicate that genetic factors are important determinants of the variance of physical activity. Several genes or loci which may affect physical activity are also involved in body weight homeostasis. Polymorphisms of the melanocortin-4 and leptin receptors have repeatedly been associated with the level of physical activity. Clearly, the regulation of locomotor behavior is closely inter-connected with the pathways involved in energy homeostasis. In rodents, the reduction in leptin levels that physiologically occur in the event of acute food deprivation or shrinkage of the fat mass consequent to prolonged caloric restrictions is associated with a decrease in total activity and an increase in food anticipatory activity; these actions are likely aimed at minimizing energy wasting, while stimulating at the same time the locomotor behavior necessary to the acquisition of nutrient resources for survival.

Keywords

activity; leptin; physical activity; obesity; melanocortin system; anorexia nervosa

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